domenica 4 aprile 2010

Coats invisible


Niente, oggi è proprio una giornata inconcludente. Volevo realizzare la parure cosmica di Emanuela Enei (fashion gems di marzo/aprile 2010). Ho preso le perle che avevo in casa e già il primo problema: pensavo fossero da 6 mm, ma il numero di delicas indicate non bastavano. Vabeh ho provato ad aggiugerne qualcuna la cosa sembrava funzionare.

Dato che ho quasi finito il mio rocchetto di nymo, ho deciso di usare un filo comprato al supermercato. In verità servirebbe per fare le cuciture in trasparenza (perline e cristalli sui vestiti) ma dato che in molte usano fili di nylon, anche non trecciato, ho pensato che avrei potuto almeno provare ad usarlo. Poi leggendo sulla confezione ho visto che era lavabile e perfino stirabile. Non so che carico sopporta, ma comunque non sono riuscita a romperlo, neppure tirandolo bruscamente.

Così ho iniziato a lavorarci e... mi ha fatto quasi impazzire! Non so se sono io disabituata al tipo di filo, ma la consistenza del lavoro è piuttosto molliccia, ho dovuto ripassare nelle perline molte volte per farlo diventare un pochino più rigido. Ma la cosa che veramente non mi è paciuta per nulla è che si annoda con una facilità estrema.

Ok, ho un rocchetto da 200 metri di filo, prima di bocciarlo definitivamente proverò a farci qualcos'altro. Costo 3,10 euro.
Per qualche informazione in più potete consultare direttamente il sito della casa produttrice:

3 commenti:

  1. fai delle cose strepitose ^_^
    buona pasqua.
    mi sono iscritta anche io nel seguirti con grande gioia.

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  2. Ciao aspirante giurista ^__^
    Grazie per essere passata a visitare il mio blog!
    Fai delle cose davvero deliziose :-)
    E, a proposito di filo, quello di nylon fa davvero impazzie: si annoda, si attorciglia...
    Meglio il Nymo, và!
    Baci, Barbara

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  3. Vi ringrazio entrambe ;-)
    ed effettivamente sono ritornata con gioia al nymo, almeno riesco a vederlo! :-D

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